CORINO

Nel 1952 Celeste Corino si trasferì con la moglie e i figli all' Annunziata di La Morra lavorando come mezzadro in alcune cascine della zona coltivando vigneti e alberi da frutto.
Giovanni, figlio di Celeste, decise di seguire le orme del padre fondando l'attuale azienda, focalizzando sempre più la sua attenzione sui vigneti.
Inizialmente la maggior parte delle uve prodotte era destinato alla vendita.
A metà degli anni '80, quando Giuliano, figlio di Giovanni e titolare dell'odierna attività, ancora giovanissimo, entra a far parte dell'azienda, vanno in bottiglia i primi ettolitri di Barolo.
Nel 1987 si intraprende una strada vitivinicola innovativa, mantenendo l'impronta caratteristica del territorio con diradamenti in vigna per una migliore qualità, fermentazioni brevi a temperatura controllata e affinamento in botti piccole di rovere francese.
 
Oggi l'azienda è condotta da Giuliano con l'aiuto della moglie Stefania e dei figli Veronica e Andrea che rappresentano la nuova generazione.
Tutta la famiglia è coinvolta nel processo di produzione, dalla cura del vigneto, alla vinificazione, alla commercializzazione.
l'azienda coltiva 9 ettari di vigneto, nel comune di La Morra, con una produzione annua di circa 50 mila bottiglie
 

LA FILOSOFIA

La filosofia dell’azienda si basa su pochi principi fondamentali:
grande attenzione per il lavoro in vigna per ottenere una elevata qualità dei vini mantenendo la loro tipicità rispettando la natura che ci circonda:
Per questo motivo si utilizzano in prevalenza prodotti a base di rame e zolfo, senza l'uso di pesticidi, rispettando la terra, l'ambiente e la salute del consumatore e di tutti quelli che lavoriamo in vigna. Si concima solo con i fertilizzanti naturali.
Per la riduzione delle rese si praticano due diradamenti nel periodo estivo per un'attenta selezione dei grappoli in modo che l'uva rimanente possa raggiungere una perfetta maturazione ed equilibrio per ottenere una migliore qualità.
Un' ulteriore cernita viene realizzata durante la vendemmia che avviene totalmente a mano, come la maggior parte dei lavori in vigna.
Per quanto riguarda il lavoro in cantina ricerchiamo il giusto equilibrio tra modernità e tradizione:
servirsi di rotofermentatori a temperatura controllata per la macerazione e la fermentazione alcolica, la quale si svolge spontaneamente senza l'aggiunta di lieviti.

L'affinamento in legno avviene in botti piccole di rovere francese.
Non si filtra, né si chiarificano i vini ma vengono decantati naturalmente per rispettare la loro natura.
Quando si imbottiglia, il livello dei solfiti generalmente è inferiore al 50% di quanto la legislazione italiana consente.