MICHELE CHIARLO

Per noi la vigna è qualcosa di vivo, un'esperienza che vogliamo far vivere.
Dal 1956, Michele Chiarlo vinifica l'essenza del Piemonte, amando e valorizzando il più incredibile territorio vitivinicolo al mondo. Coltiviamo 110 ettari di vigneti tra Langhe, Monferrato e Gavi, i migliori cru nel pieno rispetto di severi criteri ecologici, del terroir e delle loro espressioni.

 Una vigna da vivere

Tradizione e rigore. Leggerezza e passione. Cura del paesaggio, arte, comunità. Sostenibilità e sperimentazione. Con una pennellata pop e un tocco di spensieratezza.
Se la tradizione è un'innovazione consolidata, Michele Chiarlo può essere considerata una realtà «tradizionale». Tradizionale perché:
  • hanno sempre puntato a valorizzare i grandi terroir di Langhe e Monferrato, utilizzando solo vitigni autoctoni, Nebbiolo, Barbera, Cortese e Moscato coltivati ​​esclusivamente in collina, che sono l'espressione autentica e il simbolo del proprio territorio e della millenaria cultura del vino di questi luoghi.
  • Grandi botti di rovere: botti grandi in rovere per l'invecchiamento del Barolo 
  • vinificano solo uve provenienti da vigneti di proprietà o in gestione situare nelle più storiche e prestigiose aree delle Langhe e del Monferrato, che la lunga esperienza ha permesso loro di selezionare ed imparare a conoscere tralcio, per tralcio.
  • Hanno scelto la centralità del lavoro in vigna, origine dell'unicità di un vino, un cui dedicare le attenzioni Più rigorose, nel pieno RISPETTO dell'Ambiente e della sostenibilità del proprio lavoro. Ogni operazione nei vigneti è condotta manualmente, dalla concimazione alle operazioni sul verde, fino a diradamenti e alla vendemmia.
  • Perché sono una famiglia.
    Da quattro generazioni, vivono il mondo del vino come passione e destino: un bagaglio di esperienze che, tramandate di padre in figlio, oggi si traducono in un patrimonio di conoscenze vive e dinamiche, pronte a capire e affrontare le sfide del futuro.
  • perché non hanno paura di innovare.
    Al contrario, sanno farlo perché hanno sempre avuto il più profondo rispetto, considerato e riguardo alla tradizione e la ricerca dell'autenticità varietale dei loro vini, peculiarità che fonda l'identità delle colline, la bellezza dei paesaggi, la forza della loro enologia e la sua unicità sul mercato globale.
Il rigore non è solo tecnica, è una disposizione d'animo. Michele Chiarlo ha un'idea precisa del vino: grandi bottiglie nascono da un'attenzione meticolosa e costante per ogni aspetto della vinificazione.
Una cura che parte che parte dalla vigna e, passando per la cantina, giunge ad abbracciare aspetti trasversali dell'esperienza del vino: sostenibilità, arte, cultura, eventi, visite in cantina e ospitalità.

Rigore in vigna

La costanza qualitativa dei vini di Michele Chiarlo nasce in vigna, sulle colline delle Langhe e del Monferrato che l'Unesco ha riconosciuto Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
Lavorare la vigna è una questione di rigore nelle scelte, nelle pratiche e nei tempi.

Rigore in cantina

Lo stile dei vini di Michele Chiarlo si esprime attraverso una ricerca di equilibrio, eleganza, gusto e complessità. Vini longevi e ben strutturati che raccontarla dà la memoria dei terroir cui nasce e si chiude a nel tempo.
 

Per questa azienda Pop è spirito di condivisione.

Michele Chiarlo è condivisione, leggerezza, gioia di godere del vino in assoluta libertà.
 
Lontano dai musei: per Chiarlo il vino non è un assoluto, ma un nuovo paradigma del gusto e della condivisione, un modo nuovo di vedere e di godere delle cose e del mondo.
Un'atmosfera, uno spazio vivo e vitale, un luogo che dalla cantina si apre alla comunità, in cui tutti sono invitati. Un tratto italiano, uno stile di vita: in qualsiasi momento, per qualsiasi occasione, sappiamo che una grande bottiglia sa stupire per la capacità di essere ricordata, per l'emozione che suscitare, la voglia di riportare al centro la convivialità, non l'esclusività.
È questo il Pop che vivono. Il tratto fiabesco e infantile di Emanuele Luzzati, le icone giocose di Ugo Nespolo, il legame con la video art, il lato ludico e social di Chris Bangle, la potenza etera di Giancarlo Ferraris , le sue etichette, i suoi Manifesti, orme dedicate ai Piemontesi che hanno lasciato un'impronta.